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Il nome è stato reso noto dopo la fondazione nel 1973 dell’Istituto di Scienze Noetiche da parte dell’astronauta americano Edgar Mitchell, con sede nel Nord California.

I tre principali settori di studio sono: le capacità umane ampliate, la salute e la guarigione integrale e le prospettive planetarie emergenti.

Nel sito ufficiale dell’IONS (Institute of Noetic Science) la Noetica viene così definita: “Le Scienze Noetiche sono esplorazioni della natura e del potenziale della consapevolezza che utilizzano diverse vie di conoscenza - inclusa l’intuizione, la percezione, la ragione ed i sensi. Le Scienze Noetiche esplorano il “cosmo interiore” della mente (consapevolezza, anima, spirito) e come esso si relaziona con il “cosmo esteriore” del mondo fisico”.

Mitchell ha partecipato alla missione lunare Apollo 14 del 1971 ed è stato il sesto uomo a mettere piede sulla Luna; nel suo viaggio di ritorno sulla Terra ha vissuto una profonda sensazione di unità con l’Universo sviluppando la certezza interiore che il bellissimo pianeta azzurro a cui stava facendo ritorno, lui stesso e tutto ciò che lo circondava facevano parte di un sistema vivente armonico e globale.

La parola ‘noetica’ deriva dal termine greco ‘nous’, che indica l’intelletto, nel senso però di quella funzione sintetica della Mente che integra le modalità attraverso le quali sperimentiamo l’informazione, cioè tramite i nostri cinque sensi ma anche in un modo intuitivo, quasi misterioso, comunemente indicato come ‘sesto senso’.

Gli studi neuropsicologici ma soprattutto le tecniche immaginative e il funzionamento mentale negli stati modificati di coscienza ci fanno capire invece che questo dovrebbe esse- re studiato come ‘il primo senso’, che ha un’origine ben precedente rispetto agli altri.

Il prof. Giovanni Gocci, grazie alla sua integrazione delle tecniche immaginative con l’Immaginazione Attiva di C.G. Jung, ha trovato in questa definizione di Nous un concetto che dava il senso del modello di psicologia e di terapia che da 40 anni andava praticando e insegnando e che io ho appreso.

Insieme abbiamo pensato che il Simbolo, inteso come elemento centrale dell’immagine e dell’immaginazione, fosse il ponte che permettesse di entrare all’interno del funziona- mento intuitivo della Mente, seguendo la lezione Junghiana.

Ecco allora che abbiamo pensato di definire Psicologia Simbolico-Noetica questo modello di pratica e di tecnica integrata in psicoterapia.

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